Dopo aver letto questo libro, le compagnie assicurative si troveranno con le spalle al muro. Il lettore scoprirà infatti che il vero potere non risiede nelle mani delle assicurazioni, ma in quelle del cittadino informato. Comprendendo a fondo il significato dell’onere della prova, sancito dall’articolo 2697 del Codice Civile, ogni persona potrà finalmente prendere consapevolezza dei propri diritti e del valore reale del danno subito.

Con questa nuova consapevolezza, il cittadino non sarà più costretto ad accettare passivamente ciò che le compagnie promettono, ma saprà come far valere le proprie ragioni fino in fondo. Il libro diventa così uno strumento di libertà e di giustizia, capace di restituire equilibrio a un rapporto spesso impari e di trasformare l’assicurato in un protagonista consapevole del proprio destino.

Questo non è un libro da leggere, è un manuale da studiare, è il fondamento della cultura di ogni operatore del settore assicurativo, ma non solo, è la base della formazione civica di ogni cittadino.
È roba seria, è il libro IV del Codice Civile, presentato però in modo chiaro e piacevole, adatto anche per i ragazzi della terza classe delle scuole superiori.

In questo manuale troverete un briciolo di storia delle assicurazioni raccontata a modo mio, troverete commenti sul comportamento delle assicurazioni, degli assicurati ed anche di qualcosa che sta sopra perché accade signori miei, accade che le carte vengano cambiate anche quando stanno in tavola.

“… lasciar credere cose diverse andava benissimo per le assicurazioni perché …”
“ …Con i primi contratti di assicurazione nacquero anche i primi problemi di interpretazione del contratto”.
“… il rischio si puo’ dividere in due grandi categorie : 1 ) rischi che minacciano la nostra persona ( infortuni, malattie ) 2 ) rischi che minacciano il nostro patrimonio ( incendi, furti, rapine, responsabilità civile ecc. )”.
“… In questi ultimi tempi due sentenze di Cassazione stanno cambiando il concetto sul valore inestimabile della vita umana … ”.
“… Questa percentuale di merce che l’armatore avrebbe corrisposto agli assicuratori si chiamò premio, nel senso che gli assicuratori venivano “premiati” per aver assicurato la nave e le sue merci, e così anche ai giorni nostri continuiamo a chiamare premio la cifra che paghiamo ai nostri assicuratori”.

Le assicurazioni sono truffe legalizzate?
Questo è un pensiero piuttosto comune ma sbagliato, le assicurazioni non sono truffe, sono giganti finanziari che operano in modo legalmente ineccepibile al fine di ottenere dividendi per i propri azionisti, non è colpa loro se il popolo ha delle credenze sbagliate circa il modo di rapportarsi con loro, e non è compito loro istruire il popolo. D’altronde la loro struttura civile è bene espressa nel libro IV del codice civile.

“… preparare attentamente tutta la documentazione attestante i suoi diritti permette al danneggiato di mettere l’assicurazione con le spalle al muro, le si toglie l’arma più potente: l’ignoranza del danneggiato”.